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75 km nelle orobie

8 marzo 2025


Siamo in Blöm in decollo e stiamo aspettando la finestra giusta per decollare. Le ambizioni per la giornata sono alte, l'idea è quella di entrare nel cuore delle Orobie valutando man mano le condizioni per allungare o accorciare il volo.


In decollo siamo io, Maida, Denis, Nicola, Luca Camera e anche Michele come outsider (ci sono anche Giacomo e Ludovico, che vogliono andare a Merano, quindi non saranno dei nostri).


Nessuno ha chiaro il giro da fare però decidiamo che la quota minima per andare verso il Pizzo Camino é di 2600 metri. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono le 11 decolliamo, io, Michele e Maida siamo i primi a prendere quota e ci spostiamo verso la Presolana, attardati invece Denis, Nicola e Luca. Riesco a risalire in una termica debole davanti alla presolana e con calma raggiungo i 2600 mt, vista la quota non ci penso due volte e mi fiondo in val di Scalve.

il gruppo di Michele, Maida e Denis mi seguirà a breve poichè riusciranno a far quote più elevate (circa 2800 mt).


Nei minuti precedenti ho cominciato a patire il freddo alle mani quindi accendo i guanti.
Nella transizione ho ancora freddo e realizzo di essere senza batterie.

Siamo a 2.500 metri d'inverno e probabilmente stiamo volando a circa -7°C; non posso perdermi la giornata quindi stringo i denti e vado avanti.

 

 

 

 

 

 


 

 

Al pizzo camino si prosegue abbastanza bene (anche se in verità la brezza arrivava dal lato opposto quindi la prima termica era un pochino sottovento) proseguo per primo e vedo il gruppo che mi segue composto da Denis, Maida e Michele che tagliano il costone verso Schilpario poco dopo il Camino.


Mi ritrovo "da solo" al Cimone della Bagozza in condizione turbolenta e non riesco a salire. In questi momenti non mi sento a mio agio.
In zone come quella del Cimone dove il costone è molto lungo (un unico roccione acuminato che si estende per centinaia di metri) il pensiero ritorna agli avvenimenti del giorno precedente quando il nostro presidente Stefano ha lanciato emergenza poco dopo il totem di paré.


Penso molto a questi temi, ma preferirei non pensarci mentre sono in difficoltà, non mi permette di pilotare in maniera efficace (anche se la paura è il freno che ci fa atterrare sani e salvi in alcuni casi) 
Per distrarmi mi concentro sugli alpinisti sul
 Cimone pensando che probabilmente dal loro punto di vista sembra una situazione tranquilla e piacevole. Riesco a guadagnare quei pochi metri (circa 200) per riuscire a scavallare ed andar verso Schilpario.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

Maida ci delizia con il suo ground handling

ovviamente non risponde nessuno

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prima termica di giornata

termica in visolo

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pizzo camino SW

pizzo camino SE

di fianco al passo del Vivione

zona monte Tornone, monte Gleno

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Il gruppo mi è passato davanti e li vedo già verso il tornello e decido che è ora di accelerare.
Sopra la diga del gleno incontro Michele e Maida e ci mettiamo in gruppo anche se poi Michele lo perdiamo poco dopo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Io e Maida  percorriamo fianco a fianco il Passo della manina verso la Vigna Soliva passando quindi la zona centrale delle orobie che è la linea più diretta per ottenere un triangolo piatto.
Denis invece fa la strada per il triangolo fai verso il Coca dove farà 3000 metri.
in Vigna Soliva facciamo anche noi i 3000 e andiamo verso la zona di valcanale.

 

 

 


 

 

 

 

Per radio comunico a Maida e Denis  di essere stanco e di voler tornare a Rovetta, nell'attesa di una risposta mi guardo indietro e vedo che Maida ha già invertito rotta ed è diretto verso Rovetta 🤣 

 

 

 


 

 

 

 

 

Porto quindi a casa un 75 km piatto come primo volo importante della stagione e primo volo importante nelle orobie.
Volare nelle proprie montagne di casa è sempre un'emozione unica e particolare e ogni pilota sicuramente conosce questa sensazione (per questo ho voluto fare tutto il costone fino a Valcanale).
Particolarmente bella è stata la planata di rientro dopo aver fatto quota sulla cima dei Bani, passando dalla parete nord del Monte secco e osservando la neve ancora perfettamente adesa alle pareti verticali. Arrivati in atterraggio ci siamo tutti ritrovati per il classico post volo al minuscoli, un'ottima giornata in volo con solo un pilota che ha bucato.

Partecipanti:  Christian Pistacchio, Davide Maida, Denis Servalli, Nicola Cortinovis, Michele Uberti, Luca Camera.

Scritto da: Christian Pistacchio

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passo della manina verso Vigna Soliva

Planata con Maida

il cumuletto che si è formato mentre termicavamo in Vigna Soliva

Il Coca

vista della val Brembana

parete nord Monte Secco

discussioni intense nel post volo

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