

Aletschorn 4194 m









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28 Giugno 2025
Io e Andrea qualche giorno prima vediamo che l'alta pressione fa sì che ci sia poco vento in alta quota e mi propone di salire un 4000 che non aveva ancora fatto. La scelta è ricaduta sull'Aletschorn nel canton Vallese in Svizzera, uno delle montagne più suggestive che domina il ghiacciaio dell'Aletsch.
Dopo un bel viaggio di circa 3 ore in macchina risaliamo da Briga fino al paesino di Blatten-Naters, da lì prendiamo una funivia che ci porta a Belalp a 2000 m circa e ci fa risparmiare un bel pò di tempo e energia.
Da lì seguiamo un sentiero panoramico che porta al rifugio Oberaletshutte a 2640 m, all'inizio del ghiacciaio, più lunga del previsto, quasi 3 ore e mezza.
Un rifugio piccolo ma molto accogliente, non troppe persone ci sono, contiamo altre due cordate oltre le nostre che vogliono fare la vetta il giorno dopo mentre gli altri hanno in programma qualche scalata li in zona del rifugio.
Vediamo verso le 16/17 arrivare qualche alpinista che torna dalla vetta e pensiamo che domani è meglio non fare come loro, visto che abbiamo il rientro vorrebbe dire arrivare alla macchina intorno alle 21/22 con ritorno a casa in piena notte.
29 Giugno 2025
Sveglia all' una e 30 del mattino come anche le altre cordate, dormito gran poco, si fa colazione e alle due si parte con il frontalino nel piena di una bella notte stellata.
Riscendiamo alla base del ghiacciaio sui 2500 m su delle scale a pioli in una specie di via ferrata e ci spostiamo lungo la morena fino alla base dell'Aletschorn.
Da lì parte un lungo percorso che porterà alla vetta con quasi 1700 m di dislivello!
Ci armiamo di volontà e risaliamo il sentiero in mezzo a ruscelli e rocce sconnesse, sudiamo molto, queste giornate sono molto calde e lo zero termico è a 5000m.
Arriviamo alla base del ghiacciaio e ci mettiamo i ramponi e teniamo la corda per far sicura tra noi.
Iniziano anche vari canali dove con picca e ramponi iniziamo a risalire, la roccia si alterna al ghiaccio. La neve invece in certi punti per il caldo fa sprofondare le gambe fino a sotto il ginocchio.
Il tempo passa e spunta l'alba, siamo a 3500 m e c'è ancora da fare.
Fortunatamente siamo nella parete sud e il sole non illumina ancora il nostro versante, lo vediamo solo alla fine sulla vetta: Aletschorn 4194 m!
Tempo di qualche foto di rito e di uno sguardo al panorama con i vari 4000 m attorno: Jungfrau, Monch, anche il Monte Bianco e il Cervino sullo sfondo.
Non è finita, riscendiamo la cresta sempre legati verso nord che ci porta ad un panettone dove punteremo a decollare da lì; l'esposizione è verso Est e Nord.
Da quel momento ho in mente solo che sono quasi senza forze e se non riuscissi a partire con il parapendio non so se sarei in grado di tornare giù a piedi.
Il vento come pensavamo tira da Nord-Ovest ma è più forte del previsto, sui 12/15 Kmh. Se era debole si poteva decollare da est restando protetti e con vento nullo ma invece le nostre vele stese ce le fa arrivare ai piedi.
Ci spostiamo nel decollo a Nord e il vento c'è, è un pò storto e in più c'è qualche raffica. Facciamo qualche falsa prima di partire.
Finalmente al terzo tentativo riusciamo tutti e due a decollare assieme e spicchiamo il volo sulla parete nord, un emozione pazzesca.
Rientriamo subito sulla cresta per evitare di atterrare nel ghiacciaio fuori dal mondo tra noi e lo jungfrau.
Da li una planata lunga 16 Km dove sorvoliamo le varie lingue di ghiaccio e il nostro rifugio. Arriviamo comodamente alti sopra il crinale di Fiesch e Riederalp e andiamo ad atterrare vicino a Briga. 35 mn di volo totali.
Un emozione immensa, senza parole
Partecipanti: Andrea Ghitti / Stefano ghilardi